La fine del mondo
potrebbe essere in ritardo
“La fine del mondo
potrebbe essere in ritardo”
dal 15 giugno al 13 luglio 2012
Banca Popolare di Bergamo - Fil. Muggiò
Via Cavour 11/15 - Muggiò
dal 25 agosto al 2 settembre 2012
Biblioteca Comunale - Via Ai Campi, 5
Cambiago
Liviano è un umorista "slow". Da quando lo conosco (e sono ormai venticinque anni), ha sempre centellinato le sue vignette, e anche parlando dosa le sue battute, somministrandole con aria sorniona, con naturalezza, piccole mine vaganti di ironia e intelligenza nascoste nell'eloquio tranquillo e apparentemente innocuo. Se non puoi combatterlo, unisciti a lui: io gli faccio volentieri da spalla, ma cado spesso sotto il fuoco amico.
Da qualche tempo è stato costretto a premere sull'acceleratore, e ancora mi domando come il direttore de Il Cittadino, sia riuscito a convincerlo ad aumentare progressiva- mente la produzione di vignette. Adesso possiamo leggere le sue battute illustrate sul giornale ogni settimana, collocato nella pagina delle lettere, come giustamente si conviene a un commentatore umorista, che è qualcosa di più di un vignettista.
Su qualche tema importante, come il centocinquantenario dell'Italia, ha addirittura allestito mostre personali attirando l'attenzione del pubblico, dalla nativa Verano Brianza al Museo del fumetto di Milano. Ormai, scoperchiato il vaso di Pan- dora, sta contaminando sempre di più con il suo sorriso le grigie giornate di un mondo in crisi. Qualche mese fa gli dicevo: "Dopo lo sfacelo dell'economia mondiale e la... riqualifica della statale 36, ci manca- vano soltanto i Maya e la fine del mondo... Perché non pensi qualche vignetta sull'argomento?". Mi ha guardato con il solito sorriso gentile, e mi ha risposto: "Sì, qualcosa avevo pensato, ho già delle vignette pronte".
Se tanti anni di amicizia e soprattutto di edizioni de La Ghignata mi avessero insegnato qualcosa, avrei
dovuto subodorare che Liviano era ben oltre la fase progettuale! Per gli alieni che leggessero questo testo, La Ghignata è un bel festival annuale di umorismo, che Liviano ha ideato nell'ottantasette a Muggiò e che da qualche anno, sotto l'egida della Fondazione Franco Fossati, abbiamo fatto approdare a Monza: una cosuccia che coinvolge autori di una quarantina di Paesi per far diventare il capoluogo brianzolo un crocevia della risata e della distensione.
Quindi, come avrei dovuto aspettarmi, mi ha richiamato poco tempo dopo: "La mostra è pronta, mi scrivi due righe di presentazione?". E la mostra è questa. Niente a che vedere con le vignette di cronaca del Cittadino, e altra cosa rispetto alle sue tante creazioni di passate mostre ed eventi. Dopo la sorpresa, vedo e rido. Colpito e affondato. Forse può gratificarvi sapere che nella marea di libri, la quantità di vignette e di opere che mi passano tra le mani da almeno quarant'anni, Liviano mi trasmette sempre un senso di piacevole saggezza, l'umorismo del buonsenso, quei "5 minuti di intervallo" di cui avremmo bisogno ogni giorno, soprattutto da oggi alla fine del mondo.
Luigi F. Bona
Presidente Fondazione Franco Fossati
Direttore del Museo del Fumetto di Milano